domenica 30 agosto 2009

Testi Dei Nerorgasmo- LP

SPIRALE
(Parole: Luca "Abort"; Musica: Simone Cinotto, 1993)

La notte cresce in me
Non finirà mai più
Io sono quello che
Gira su di sé
Non serve a nulla ormai
Sperare di gustare
Una vita che non è
Altro che una spirale
Mi avvicinerò
A quello che vivrò
E' meglio che non sai
Quello che sono io
Io ti prosciugherei
Di tutte le speranze
E poi ti avvolgerei
Come nella spirale
Non sprecare più un minuto gira al largo o sei fottuto
Il veleno che ti do agisce lentamente
Poi ti lascerei sola senza più niente
Poi ti lascerei sola senza più niente
La notte cresce in me
Non finirà mai più
Io sono quello che
Gira su di sé
Non serve a nulla ormai
Sperare di gustare
Una vita che non è
Altro che una spirale


QUESTO E' QUELLO CHE TU VUOI
(Parole e musica: Simone Cinotto, 1987)

Una vita scandita da ordini e leggi
Venduta e comprata per due stupide lire
Questo è quello che tu vuoi
Questo è quello che tu vuoi
Questo è quello che tu vuoi
Questo è quello che tu hai
Tutto è marcito ognuno è al suo posto
L'industria lavora si muore di noia
Questo è quello che tu vuoi
Questo è quello che tu vuoi
Questo è quello che tu vuoi
Questo è quello che tu hai


ANSIA
(Parole e musica: Luca "Abort", 1986)

Chiuso nella mente non trovi più nulla da fare
Nulla al di fuori di te
Credi di sapere tutto non hai nulla da imparare
Ma giudichi dall'alto sentenzi dal tuo sapere
Ma senti un vuoto nella pancia
La tua esistenza è solo ansia
E non ti basta ingurgitare
Per darti un senso di pienezza
E non ti basta più drogarti
E non ti basta più scopare
Tutti ti gridano che per essere bello
Devi essere maturo devi essere duro
Devi difendere le tue posizioni
Anche se sai sono false lo sai sono false
Ma senti un vuoto nella pancia
La tua esistenza è solo ansia
E non ti bastano i riscontri
Per credere di essere vivere
Hai schifo di te stesso sempre
Lo sai che cosa sei davvero
Se non decidi di morire ogni giorno
Per rinascere nuovo per rinascere nuovo
Se non capisci che ogni cosa ti insegna
A rinascere nuovo a rinascere nuovo
Lo senti un vuoto nella pancia
La tua esistenza è solo ansia
E non ti basta ciò che compri
Lo sai che dentro manchi tu
Hai schifo di te stesso sempre
Vorresti non vederti più


NELLO SPECCHIO
(Parole e musica: Luca "Abort", 1986)

Nello specchio vedo il mio riflesso
Un amore depravato in uno squallido cesso
Tutto e tutti qui mi fanno star male
Vorrei vedere libero il mio io più animale
Nello specchio
Nello specchio
Brucio le emozioni in pochi istanti sul suolo
Finiscono all'inizio e mi rilasciano solo
Io mi basto quel tanto che è necessario
A tagliarmi le vene a strapparmi il sudario
Nello specchio
Nello specchio
Vomito il cervello di ciò che prima ero stato
Vomito la merda che mi aveva annegato
Ora mi amo nella mia assurda bellezza
Ora che l'angoscia sono io e non c'è più alcuna certezza
Nello specchio non mi vedo più
Nello specchio non mi vedo più
Nello specchio non mi vedo più
Nello specchio mai più


PASSIONA NERA
(Parole: Luca "Abort"; Musica: Simone Cinotto e Martino, 1984)

Lasciati aiutare vogliamo solo farti bene
Ti insegneremo a vivere e ad apprezzare l'esistenza
Poi non dovrai decidere il tuo futuro è preparato
Le scelte le hanno fatte famiglia scuola chiesa e stato
Mi sento soffocare non vedo via d'uscita
La nausea mi accompagna in ogni via della mia vita
La nebbia mi circonda e non riesco a vedere oltre
L'affermazione di me stesso è solo nella morte
Non devi lamentarti se non fai sempre ciò che vuoi
Non essere immaturo non puoi fare nulla per cambiare
Tanto è tutto inutile non sei diverso dall'altra gente
Le cose che tu pensi non porteranno mai a niente
L'odio cresce dentro il mio corpo vibra
Lo sento già pulsare attraverso la mia fibra
Non riesco a trattenermi non voglio più castrarmi
Più cresce la mia rabbia più non voglio limitarmi
Noi ti vogliamo bene sei tu che vedi tutto storto
Potevi far carriera potevi vivere felice
La tua passione nera ti fa pensare da alienato
Sei tu che devi cambiare il tuo discorso che è sbagliato
Non voglio più ascoltare progetti sul mio conto
Distruggerò alla base la vostra moralità
Affronterò gli spettri cosciente della fine
Esalterò me stesso con la morte più sublime


FUOCHI OPPOSTI
(Parole: Luca "Abort", 1993; Musica: Simone Cinotto, 1987)

Cerco nella fine un senso
Un attimo di gioia che non vada perso
Nella dissipazione nel nulla
Un salto dentro il buio che mi rivalga
No - non trovo nulla
E tu - vedi agitarsi
Me - uno scarafaggio
Che - si è rovesciato
No - io perdo tempo
E tu - non puoi vedere
Me - che mi consumo
E che - non credo più
Gira tutto intorno frammenti di ricordi
Propositi mancati orgogli diluiti
Fuochi opposti mi consumano nel cuore
Perché io ho leccato la mano alla menzogna
Fuochi opposti mi accecano negli occhi
Da quando li ha distolti dalla nuda verità


IO MI AMO
(Parole: Simone Cinotto; Musica: Sandrino e Simone, 1986)

Io mi amo io mi amo
Più vi odio e più mi amo
Mi amo perché vi do fastidio
Comparse mediocri che ballano a tempo
Mi amo perché sono giovane e bello
Perché cerco dentro me tutte le soluzioni
Io mi amo io mi amo
Più vi odio e più mi amo
E paura di voi
Io non ne ho avuta mai
Io mi amo io amo
Più vi odio e più mi amo


DISTRUTTORE
(Parole e musica: Luca "Abort", 1984)

Cultura educazione morale religione
Nella mia testa non ci sono più
La mia vita non è piena di quelle stronzate
Che insegnano ogni giorno alla TV
Io non sento più ragioni
Me ne frego di parlarne
Odio tutti voi e quelli come voi
Non saranno i contentini a placare la mia rabbia
Non saranno i soldi a farmi stare bene in gabbia
Cantanti e attori vivi mi fanno vomitare
Piscio sopra i vostra eroi
Io rido quando dite che cazzo devo fare
Che cosa devo essere per voi
Io non sento più ragioni
Me ne frego di parlarne
Odio tutti voi e quelli come voi
Marcirei tranquillo dopo l'ultima battaglia
Se i vermi brulicanti mangiassero anche voi
Io non sento più ragioni
Me ne frego di parlarne
Odio tutti voi e quelli come voi
Non pensiate che io scherzi se non è già successo prima
Chiamate il 113 che l'ora è già vicina
E' ora


PERDENDO UN AMICO
(Parole: Luca "Abort"; Musica: Sandrino; Linea di basso: Marina, 1986)

Strutture artificiali per tingermi di giusto
Copioni ormai scontati per muovermi sicuro
Banale ma sicuro
Ma quando ti allontani non ha più significato
E mi vedo nudo con quello che non ho
Quando ti allontani vedo il vuoto nei tuoi occhi
E la nausea per la vita che non ho
Perdendo un amico resta solo dolore
Perdendo un amico che ha ragione ad andare
Quando ti allontani mi sento ancor più nulla
Di fronte alla mia malafede
Quando ti allontani non so più cosa fare,
Non andare


NERORGASMO
(Parole e musica: Luca Bortolusso "Abort", 1984)

Io non sono nessuno NERORGASMO!!!
Eiaculazione di un orgasmo disperato
Germinato sui rifiuti del consumo siamo noi
Siamo quei pensieri e desideri insoddisfatti
Che tu cerchi invano di inghiottire e di dimenticare
Ma gorgogliano vivi ti tornano alla mente
Incrinano i valori in cui credevi da sempre
Gelido sudore di una notte senza sonno
Con l'angoscia di un domani sempre uguale siamo noi
Siamo quei momenti di fredda lucidità
In cui capisci che se schiavo e non riesci a sopportare
Una vita sprecata una recita banale
E malgrado ogni tuo sforzo non ti riesci a controllare
Istinti di rivolta e affermazione personale
Le voci che ti gridano di vivere siamo noi
Siamo il frutto marcio della decadenza urbana
Che ha trovato il proprio senso in un altra verità
E non riuscirete ad annientarci a isolare il nostro germe
Il nuovo fiore reietto colpirà eternamente




IO SONO LA TUA FINE
(Parole e musica: Simone Cinotto, 1987)

Nelle vetrine in centro solo cose morte
Sangue e merda sangue e merda
No - Io sono la tua fine
Quello che non vuoi
Io sono la tua fine - Io!
Alla televisione continuano a parlare
Mangia surgelati tagliati le vene
No - Io sono la tua fine
Quello che non vuoi
Io sono la tua fine - Io!
Quello che non vuoi
Quello che non vuoi
Quello che non vuoi
Quello che non vuoi
No - Io sono la tua fine
Quello che non vuoi
Io sono la tua fine - Io!


CREATORI FALLITI
(Parole: Luca "Abort"; Musica: Simone Cinotto e Martino, 1985)

Quando il grande salto chiuderà la mia esistenza
E sarò stremato al tuo cospetto senza più ragioni
Non aspetterò la tua condanna per le azioni che ho compiuto
Per i vizi che mi hai dato
Dio della pietà della misericordia
Dovrai pagare cara la miseria del mio corpo
Dovrai inchinarti tu per implorare la mia grazia
Vorresti farci credere la tua necessità
Ma senza noi errori non saresti perfezione
La tua parola è legge è sacra è verità
Come quella di un bambino quando gioca ai soldatini
Solo nell'immenso il vuoto dentro il cuore
Giochi con la noia di chi sa come è la fine
Con un mondo che hai creato schiavo sotto il tuo potere

FRECCIA
(Parole: Luca "Abort", 1993; Musica: Simone Cinotto, 1987)

Credi che lo farai presto
Presto forse già domani
Forse troverai il coraggio
Fatto tutto con le tue mani
Che la forza possa tornare forse è meglio rimandare
Venti venticinque anni
Venti ventisette anni
Venti ventinove anni
Che la forza possa tornare forse è meglio rimandare
Ma chi rimane si trova nulla nelle mani
Tranne il ricordo di quello che non c'è già più
E tu che cercavi una fine mai compiuta
Avvolgiti nel vuoto dei tuoi anni senza età
Senza un inizio senza una fine
Succhiando nel vizio di chi rifiuta di soffrire
Restiamo sul vago dove tutto è uguale al nulla
Passi un altro giorno passi pure un altro anno
Basta solamente che le mie distrazioni
Seppur laceranti non lascino mai interruzioni
Cerco la forza per tirarmi fuori
Cerco la fede per non cadere più domani
Cerco un varco tra i miei pensieri chiusi
Cerco un varco tra i miei pensieri chiusi
Ma mai più di sogni ormai non ce n'è più
Ma mai più di voglia ormai non ce n'è più
L'unica speranza è coltivare la costanza
Ma mai più di sogni ormai non ce n'è più
Sono briciole di gioventù
Ultima energia la forza per buttarsi via


NATO MORTO
(Parole: Luca "Abort"; Musica: Simone Cinotto, 1985)

Presto lascerò il tuo ventre caldo
E dovrò piangere per essere nutrito
Vomitami cagna vomitami ora
Per non farmi piangere per non farmi umiliare
Per non farmi convincere per non farmi soffrire
Dovrò dimenticare tutte le verità
Dovrò essere violentato per sapere menzogne
Cagami cagna cagami ora
Per non farmi piangere per non farmi umiliare
Per non farmi convincere per non farmi soffrire
Dovrò accettare di vivere servo
Dovrò moltiplicare la mia stirpe dannata
Abortiscimi cagna abortiscimi ora
Per non farmi piangere per non farmi umiliare
Per non farmi convincere per non farmi morire


GIORNO
(Parole e musica: Simone Cinotto, 1987)

E' un altro giorno porco dio
Deserto di emozioni freddo come sono io
Benvenuto bastardo sequenza banale
Segui pure adesso il tuo corso naturale
Giorno la mia testa scoppia
Giorno la mia testa scoppia
Scoppia
Ore da riempire
O esserci o sparire
Nessuna affinità con tutta l'altra gente
Di tutto questo tempo non mi rimane niente
Giorno la mia testa scoppia
Giorno la mia testa scoppia
Scoppia


BANCHETTO DI LUSSO
(Parole e musica: Luca "Abort"; Linea di basso: Simone Cinotto, 1984)

Guardatemi con disgusto trattatemi con disprezzo
Non c'è niente da capire
Nutrito a petromerda
Educato con la morale delle vostre bugie
Destinato al mattatoio
Per ingrassare i vostri agi
Triterete le mie ossa bollirete le frattaglie
Cibo inscatolato per la mandria
Distillerete il sangue
Preparerete il resto per il vostro succulento pasto
Capo di bestiame umano
Mangerete la mia carne
Sbranate le mie fibre sature di nero odio
Rigurgitanti aliti di morte
E creperete avvelenati
Che il mio odio è troppo puro per voi
Gonfio di acidi letali
Mangerete la mia carne


TUTTO UGUALE
(Parole e musica: Simone Cinotto; Linea di basso: Marina, 1987)

Siete così piccoli tristi e noiosi
Voi non siete niente per me
Pezzi di vetro schizzi di sangue
Tutta la rabbia che non hai
Tu non puoi capire
Io voglio solo farti male
E ciò che mi circonda
E' tutto uguale tutto uguale
Me ne frego di sapere come riempi il tuo tempo
Fanno ridere le cose che fai
E quando giocate voi avete già perso
Condannati a non vincere mai
Tu non puoi capire
Io voglio solo farti mai
E ciò che mi circonda
E' tutto uguale tutto uguale


MAI CAPIRAI
(Parole: Luca "Abort"; Musica: Simone Cinotto; Linea di basso: Martino, 1982)

Esco dalle mura e non c'è mai un cazzo da fare
Strade sorde e mute felicità che non puoi sperare
L'odio sta imperando odio per tutte la gente
Pupille dilatate io vi odio più profondamente
Mai mai mai capirai
Cosa penso e cosa faccio
Mai mai mai capirai
Perché ho i tagli sopra un braccio
Non voglio più giustificarmi per tutto quello che io prendo
Non ho motivi da spiegare a chi non capisce cosa sto facendo
Lame nella carne mi fanno forse stare bene
Lo faccio per me stesso non certo per chi mi sta insieme
Posso fare ciò che voglio non voglio essere giudicato
Me ne frego delle critiche di chi crede di non essere malato
Mai mai mai capirai
Cosa penso e cosa faccio
Mai mai mai capirai
Perché ho i tagli sopra un braccio
Non voglio più giustificarmi per tutto quello che io prendo
Non ho motivi da spiegare a chi non capisce cosa sto facendo

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